La plastica è un materiale sintetico creato da un’ampia gamma di polimeri organici lavorati a partire da materie prime quali petrolio e gas naturale. Ma oltre alla componente polimerica, quasi tutti i tipi di plastica contengono additivi chimici per facilitare la lavorazione e/o migliorare le proprietà.
Ad esempio, i plastificanti sono agenti ammorbidenti che vengono aggiunti a un polimero per aumentarne la flessibilità, l’allungamento e la lavorabilità.
Di seguito vedremo le numerose proprietà della plastica che sono di natura fisica, di natura meccanica e tecnologica.
Tutte le principali proprietà fisiche della plastica
Le proprietà fisiche dei polimeri di plastica sono essenziali per determinarne le caratteristiche.
Tra le principali proprietà fisiche dei polimeri di plastica troviamo:
- impermeabilità all’acqua
- ottima resistenza a diversi agenti chimici
- leggerezza ed elevato rapporto resistenza/peso
- isolazione termica ed elettrica
Già dalle proprietà fisiche si capisce come la plastica sia un materiale così diffuso in ogni ambito della nostra vita. A maggior ragione se si considerano anche le sue proprietà meccaniche e tecnologiche.
Proprietà meccaniche della plastica
Tra le principali proprietà meccaniche dei polimeri di plastica troviamo:
- durezza
- elasticità e resistenza alla trazione
- resistenza alla compressione, alla flessione e al taglio
- resistenza all’abrasione, all’urto, alla rottura, alla lacerazione e alla propagazione dello strappo
In particolare, le tipologie di plastiche a maggiore resistenza all’urto sono:
- ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene)
- Policarbonato
- EVA (etilene vinil acetato)
Invece, i materiali che presentano un’eccellente durezza sono:
- Polipropilene
- Policarbonato
- HDPE (Polietilene ad alta densità)
Infine, i materiali termoplastici con una notevole resistenza alla compressione sono:
- ABS (acrilonitrile-butadiene-stirene)
- Acrilico
- Acetale
- Policarbonato
- Polietilene
- HDPE (Polietilene ad alta densità)
Come si può vedere anche da questi brevi elenchi, il policarbonato è la tipologia di plastica più resistente sul mercato.
Proprietà tecnologiche della plastica
Anche le proprietà tecnologiche della plastica lo rendono un materiale molto apprezzato nell’industria, perché facile da lavorare e da produrre in serie:
- buona plasticità (facile da lavorare)
- duttilità (riducibile in fili sottili)
- malleabilità (riducibile in lamine sottili)
L’industria delle materie plastiche
L’industria della plastica produce materie plastiche fondamentali per una vasta gamma di settori, tra i quali quello dell’imballaggio, dell’edilizia e delle costruzioni, dell’elettronica, quello aerospaziale e quello dei trasporti (per approfondire puoi leggere l’articolo sugli impieghi delle materie plastiche).
La dimensione del mercato globale della plastica è stata valutata sui 593 miliardi di dollari nel 2021, ma si prevede che aumenterà a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 3,7% dal 2022 al 2030. Si verificherà in questo periodo un crescente consumo di plastica nel settore edile, automobilistico, elettrico ed elettronico per sostenere la crescita prevista. In particolare, le normative volte a ridurre il peso dei veicoli per migliorare l’efficienza del carburante e di conseguenza ridurre le emissioni di carbonio stanno portando verso il consumo di plastica come sostituto dei metalli, inclusi alluminio e acciaio, per la produzione di componenti automobilistici (Fonte: “Plastic Market Size, Share & Trends Analysis Report By Product”).
Una parte importante del settore industriale, oltre alla produzione di materie plastiche, è quella dei tecnopolimeri (polimeri da caratteristiche fisico-meccaniche così elevate che vengono usati per sostituire i metalli). Quest’ultimo campo è dominato dalla lavorazione di questi tecnopolimeri come materia prima a causa delle loro migliori proprietà meccaniche e termiche, rispetto alle materie plastiche di base più ampiamente utilizzate (polistirene, PVC, Polipropilene e Polietilene).
Tra i tecnopolimeri più conosciuti e usati ricordiamo:
- il poliparafenilensolfuro (PPS)
- il polifenilenossido (PPO)
- l’acrilonitrile butadiene stirene (ABS)
- le poliammidi (PA)
- il policarbonato (PC)
- il polibutilentereftalato (PBT)
- il nylon 6
- il nylon 6-6
- il politetrafluoroetilene (PTFE o Teflon)
- il polietilene tereftalato (PET)
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