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Plastiche alimentari: Novice o no? Tutto quello che c’è da sapere

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Se ti stai chiedendo cosa c’è dietro al mondo complesso delle plastiche alimentari, sei nel posto giusto. Nel nostro articolo esploreremo tutto quello che c’è da sapere su questo argomento, sia che tu sia un principiante curioso o un esperto alla ricerca di approfondimenti. Dalle varie tipologie di plastica utilizzate nella produzione alimentare ai rischi per la salute e all’impatto sull’ambiente, ti guideremo attraverso un viaggio informativo che ti renderà più consapevole delle tue scelte quotidiane.

Quali sono le plastiche alimentari?

Nell’era moderna, la plastica ha trovato il suo posto in quasi ogni aspetto della nostra vita quotidiana. 

Uno dei settori in cui viene utilizzata maggiormente è quello alimentare.

In questo ambito, infatti, serve come contenitore per conservare, trasportare e proteggere i nostri alimenti. 

Ma come facciamo a distinguere le plastiche alimentari da quelle non adatte al contatto con il cibo? 

Quali sono le diverse tipologie di plastica per alimenti

Scopriamolo insieme.

Come possiamo riconoscere la plastica per alimenti?

Le plastiche alimentari possiedono un insieme di caratteristiche studiate e regolamentate per garantire la massima sicurezza quando vengono a contatto con gli alimenti. 

Queste plastiche, a differenza di altre, sono progettate e prodotte per rispondere a specifici standard di qualità e sicurezza. 

Le loro applicazioni nel settore alimentare sono ampie e diversificate: si spazia dalla conservazione e lavorazione degli alimenti, alla produzione di utensili e attrezzature per le aziende del settore alimentare, fino agli imballaggi e alle soluzioni per la spedizione.

Un punto fondamentale che contraddistingue la plastica alimentare da altre tipologie è l’assenza di additivi o sostanze chimiche potenzialmente nocive che potrebbero migrare negli alimenti, alterandone le proprietà o compromettendone la sicurezza. 

Per essere certi della loro idoneità, queste plastiche devono seguire rigorosi standard produttivi e ottenere specifici certificati di conformità.

Un altro aspetto rilevante riguarda la terminologia MOCA, che si riferisce ai “Materiali e oggetti a contatto con gli alimenti”

Questa categoria comprende una vasta gamma di prodotti, da imballaggi a fogli, pellicole, recipienti e attrezzature utilizzate per conservare o trasportare gli alimenti. 

La scelta della plastica in questi contesti è dettata dalla sua leggerezza, resistenza agli urti, proprietà igieniche e durabilità. 

Tuttavia, affinché una plastica possa essere classificata come MOCA, deve garantire la totale sicurezza alimentare, prevenendo la migrazione di sostanze indesiderate negli alimenti e preservando le loro qualità organolettiche.

Riconoscere una plastica idonea al contatto alimentare, quindi, va oltre la semplice lettura di un’etichetta. 

È essenziale essere informati sui vari standard e certificati che attestano la loro conformità, e comprendere l’importanza delle loro specifiche proprietà nel garantire la sicurezza e la qualità dei cibi che consumiamo.

Quali sono i diversi tipi di plastica alimentare 

Le plastiche alimentari possono variare in base al tipo di polimero utilizzato e alle loro specifiche proprietà. 

Queste plastiche sono state attentamente studiate e sviluppate per garantire la massima sicurezza e funzionalità in diversi contesti di utilizzo. 

Ecco un elenco più dettagliato delle principali tipologie.

1 Polietilene (PE)

Una delle plastiche alimentari più diffuse è il polietilene, noto per la sua grande versatilità. 

Viene utilizzato in una varietà di applicazioni, dai sacchetti per alimenti agli involucri per la conservazione dei cibi nel congelatore

È resistente all’umidità e presenta una buona barriera contro il gas: ciò lo rende ideale per la conservazione degli alimenti.

2 Polipropilene (PP)

Questa plastica si distingue per la sua resistenza alle alte temperature.

Viene spesso utilizzato in contenitori per microonde, bottiglie per yogurt e imballaggi per alimenti caldi

Inoltre, il PP è resistente ai grassi e ai solventi: ecco perché è adatto a imballare alimenti oleosi o con un alto contenuto di grassi.

4 Polietilene tereftalato (PET o PETE)

Apprezzato per la sua trasparenza e resistenza, il PET è la scelta principale per le bottiglie d’acqua e altre bevande

È anche un eccellente isolante, motivo per cui viene utilizzato in imballaggi termici.

5 Polistirene (PS)

Sebbene spesso associato ai contenitori per cibo da asporto, il polistirene ha molteplici usi nel settore alimentare. 

Offre una buona barriera contro l’umidità e il gas e può essere prodotto come materiale trasparente o colorato.

6 Polietilene ad alta densità (HDPE)

Conosciuto per la sua rigidità e resistenza, l’HDPE è spesso utilizzato in bottiglie per latte, succhi e detergenti alimentari.

7 Polietilene a bassa densità (LDPE)

Flessibile e trasparente, l’LDPE è spesso scelto per pellicole e sacchetti.

8 Polietilene tereftalato amorfo (APET)

Una variazione del PET, l’APET è utilizzato per contenitori trasparenti come quelli per frutta fresca o insalate.

È essenziale sottolineare che, anche se queste plastiche sono approvate per l’uso alimentare, ogni tipo ha specifiche condizioni di utilizzo ottimale. 

Ad esempio, non tutte le plastiche sono adatte per il congelamento o l’uso in forno a microonde. 

Pertanto, è sempre consigliato leggere le istruzioni sull’etichetta del prodotto per garantirne un utilizzo sicuro e appropriato.

Inoltre, è sempre bene assicurarsi che non siano danneggiate o degradate, poiché ciò potrebbe compromettere la loro sicurezza.

In conclusione, le plastiche per gli alimenti svolgono un ruolo cruciale nel mantenere i nostri cibi sicuri e freschi. 

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