In un’epoca in cui la sostenibilità è al centro del dibattito globale, la questione della plastica tradizionale diventa sempre più pressante.
La crescente preoccupazione per l’ambiente e per la salute del nostro pianeta ha spinto scienziati e industrie a cercare alternative più sostenibili ai tradizionali materiali plastici derivati dal petrolio.
Ecco che entra in gioco la plastica ecologica.
Ma che cos’è esattamente e come viene prodotta?
Scopriamolo insieme in questo articolo.
Quali sono le plastiche biodegradabili?
Quando parliamo di plastica biodegradabile, ci riferiamo a quei tipi di plastica che, sotto specifiche condizioni ambientali, possono essere degradati da organismi microbici in anidride carbonica, acqua e altre sostanze naturali.
La biodegradabilità delle plastiche non è una qualità garantita, ma un potenziale intrinseco del materiale.
Affinché si verifichi la biodegradazione, gli oggetti di plastica devono essere esposti a condizioni particolari, principalmente relative all’umidità e alla temperatura.
Un microrganismo, che può essere un batterio, un fungo o un’alga, è essenziale per scomporre e “digerire” il materiale, assimilandolo completamente.
Questa assimilazione avviene senza l’intervento di additivi artificiali, garantendo che la plastica venga smaltita e non persista nell’ambiente.
In effetti, tutti i materiali possono essere considerati biodegradabili.
Tuttavia, possiamo parlare di biodegradabilità solo quando la plastica si decompone in un lasso di tempo definito (settimane o mesi).
In pratica, per essere classificata come tale, una plastica deve disintegrarsi per almeno il 90% entro i primi 3 mesi e, al tempo stesso, il 90% di essa deve essere stato assimilato dai batteri entro 6 mesi.
Vediamo insieme quali sono le plastiche biodegradabili.
1 PLA (Polilattato)
Una delle plastiche ecologiche più comuni è il PLA.
Il polilattato viene prodotto da amido fermentato di piante come il mais o la canna da zucchero.
È utilizzato in una vasta gamma di prodotti, dalle bottiglie ai contenitori per alimenti.
2 PHA (Poliidrossialcanoati)
Questa plastica viene realizzata da batteri microbici che producono il polimero come riserva di energia.
Il PHA ha diverse proprietà che lo rendono adatto per le applicazioni che vanno dall‘imballaggio ai prodotti medici.
3 PBS (Polibutilensuccinato)
Questa plastica ecologica viene spesso utilizzata come compostabile e ha proprietà simili al polietilene.
4 Cellophane
Prodotto da cellulosa purificata, spesso derivata da legno o cotone, il cellophane è una delle plastiche biodegradabili più antiche.
5 Miscela di amido
Questi polimeri sono combinazioni di amido di piante con altre plastiche biodegradabili.
La produzione plastica ecologica di questo tipo può ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e aiutare a ridurre l’impatto ambientale degli scarti plastici.
Plastiche naturali: esistono davvero?
Mentre la plastica biodegradabile rappresenta una soluzione più sostenibile rispetto a quella tradizionale, alcune persone si chiedono se esitano plastiche totalmente naturali.
Beh, la risposta è: sì.
Devi sapere che si tratta di materiali che sono derivati direttamente da risorse naturali, senza l’aggiunta di composti sintetici.
Quali sono?
Vediamoli insieme in dettaglio:
1 Gomma naturale
Prodotto dalla linfa dell’albero della gomma (Hevea brasiliensis), è stato il primo tipo di plastica naturale utilizzato a livello industriale.
Ancora oggi trova applicazione in molti prodotti, dalle gomme per cancellare alle suole delle scarpe.
2 Caseina
Prodotto dal latte, questo tipo di plastica è stato utilizzato in passato per fare bottoni e gioielli.
3 Amido di piante
L’amido può essere estratto da molte piante, come mais, patate o riso, e trasformato in una plastica morbida e flessibile.
Sebbene queste plastiche naturali abbiano vantaggi dal punto di vista della sostenibilità, spesso non possiedono le stesse proprietà meccaniche e di durabilità delle plastiche sintetiche.
Tuttavia, con l’avanzamento della ricerca e l’innovazione nella produzione plastica ecologica, è probabile che vedremo un aumento dell’uso di queste plastiche in un’ampia gamma di applicazioni.
In conclusione, la plastica ecologica rappresenta una soluzione promettente per ridurre l’impatto ambientale della plastica tradizionale.
Con una varietà di opzioni biodegradabili e naturali disponibili, e con l’innovazione continua nel campo, possiamo sperare in un futuro dove la plastica ecologica diventi la norma piuttosto che l’eccezione.
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